Lo scorso fine settimana ho partecipato al secondo modulo della formazione per facilitatore di Core Dance il cui tema era “l’arte di interagire”.

Questi due giorni pieni, liberatori e appaganti, mi hanno spinta a riflettere su un argomento che per me a volte è scontato, ma per chi si è appena accostato allo sciamanesimo forse no: la relazione con i nostri Spiriti Alleati.

Una volta che li abbiamo incontrati, viene spontaneo chiedersi

“ma ora come interagisco con loro?

Devo sempre andare con una richiesta?

Devo fare sempre il viaggio sciamanico per incontrarli?

Devo fare delle offerte?”

La relazione con loro dovrebbe essere esattamente uguale a quella che avremmo con qualsiasi altro essere umano. Solo incontrandosi alla stessa distanza l’intesa sarà frutto di cose positive per entrambi.

Purtroppo tutte le relazioni si svolgono su piani differenti dove uno sta sopra e l’altro sotto. Ogni tanto ci si scambia il ruolo e si continua in un eterno su e giù.

Quando accidentalmente incappiamo nella giusta distanza, proprio lì, a metà strada, vediamo nascere qualcosa. Qualcosa di bello, di nutriente, di duraturo.

E come lo creiamo?  

Non certo usando la mente, ma ascoltando l’altro con il cuore e con quello che ci arriva attraverso i nostri corpi energetici.

Esistono documenti che comprovano che il cuore genera il campo magnetico più forte nel corpo umano, circa cinquemila volte più intenso di quello del cervello e che si espande tra 1,5 e 3 metri oltre il corpo fisico con una forma a ciambella che è la stessa forma primaria dell’Universo.

Quindi se il nostro cuore ha un campo elettrico 60 volte più potente di quello delle onde cerebrali, ed è 5000 volte più potente a livello magnetico rispetto al cervello perché ci ostiniamo a fidarci di più di quello che dice il cervello rispetto a quello che ci sussurra il cuore?

Misteroooooo.

Ma.. torniamo a parlare di relazioni…dato che l’incontro con i nostri Spiriti Alleati si svolge già su un piano non fisico, siamo facilitati nell’avere con loro un rapporto di perfetto equilibrio dove lo scambio del dare e avere è reciproco.

Non sarà quindi necessario andare sempre con una richiesta specifica da loro, ma si potrà decidere di incontrarli anche per sapere se loro hanno bisogno di qualcosa da noi (a loro basta poco, non sono esigenti come noi!) o semplicemente per chiedergli di mostrarci i mondi che si trovano nell’altra attenzione.

A volte non sarà neppure necessario fare il viaggio sciamanico per interagire con loro dato che una volta recuperato il proprio Animale di Potere o la nostra Guida Spirituale, il nostro livello energetico si alzerà automaticamente. Anche fisicamente potremmo sentirci meglio, diventare più intuitivi e magari sviluppare senza fatica le doti che il nostro nuovo Alleato ci ha portato in dono.

Questo ci permetterà di relazionarci con lui anche se noi siamo nella realtà ordinaria, avendo creato un collegamento che naturalmente va continuamente alimentato come dovremmo fare in relazione con un essere umano.

Perciò ben venga andare in natura e lasciare delle offerte per lui, ben venga tenere una sua immagine, un disegno, un oggetto che ci riporti a sentire la piacevole sensazione di essere sostenuti, ben venga coinvolgerlo nelle nostre pratiche quotidiane anche solo rivolgendo a lui il nostro primo pensiero del mattino.

Perché se con un essere umano la relazione può finire, con uno Spirito Alleato, il “per sempre” è assicurato!