Nella nostra civiltà la morte è un grande rimosso. Nasce dalle credenze che non vedono una vita dopo la morte oppure che l’anima viene affidata a Dio e basta. Per la scienza la coscienza non è altro che un frutto della mente, inoltre non si hanno conoscenze chiare del dopo morte.

Per i nativi americani la morte è un passaggio e anche se le varie tradizioni possono differire su alcuni aspetti, tutte sostengono il fatto che l’anima deve compiere un viaggio nel momento della morte fisica e diventa quindi molto importante la figura dello Psicopompo per quelle Anime che non riescono a percorrere questo viaggio con semplicità verso un luogo di trasformazione e di rapida evoluzione.

Lo Psicopompo non è un medium, non è un canale di comunicazione, ma una guida verso la luce per coloro che sono rimasti nel Mondo di Mezzo a causa di situazioni personali e famigliari non concluse, di decessi traumatici e improvvisi. A volte sono i familiari stessi a trattenere l’anima del defunto con il loro dolore e il loro attaccamento.

Queste Anime sono confuse e si nutrono dell’energia dei loro familiari e dei luoghi che abitano senza rendersi conto di non essere più parte di questa vita terrena.

L’accompagnamento avviene utilizzando il Viaggio Sciamanico: attraverso il ritmo ripetitivo del tamburo o dei sonagli avviene la connessione con lo Spirito Psicopompo ed è lui a trovare e portare verso la luce l’Anima del defunto. Una volta raggiunta la luce lo spirito trova la pace, i benefici di questa guarigione si riflettono anche sui familiari.

IMPORTANTE: Essendo un lavoro sciamanico rivolto ad una terza persona, entra in gioco un aspetto molto importante per chiunque pratichi sciamanesimo: il consenso informato. Eticamente non è consentito  perseguire un lavoro di guarigione spirituale senza permesso del parente più prossimo e dopo questo, il consenso della stessa Anima del defunto dato che non è nostro compito decidere  sul Destino dell’Anima di un altro essere vivente.

Lo stesso rituale di accompagnamento può essere eseguito, con le stesse modalità, per un animale domestico che per il nostro troppo dolore decide di non oltrepassare la soglia.